Un cane che rosicchia un osso…niente di strano.. Ma quando si mette a ringhiare a chi si azzarda a passargli vicino,la situazione è un pò diversa. Dal ringhio al morso il passo è breve,se il cane vede che l’avvertimento non viene recepito. Ma lo stesso può capitare anche con la ciotola piena di cibo o il gioco preferito,oppure qualsiasi altra cosa che il cane riesca a trovare e prendere. Ed è anche normale che il cane difenda ciò che ritiene suo(possessività),ma è comunque un comportamento da non sottovalutare,che può creare problemi ma che si può prevenire o modificare,anche una volta che si sia consolidato.

Beh… direte…basta non disturbarlo! E invece no…per due motivi:Bisogna poter togliere al cane quello che ha in bocca (non si sa mai che trovi qualcosa di pericoloso o comunque che non può prendere) ; Capita di avere ospiti e capita che tra questi ci sia chi incautamente si avvicina al cane,come per esempio dei bambini.

Inoltre questo comportamento può peggiorare con il tempo: all’inizio il cane ringhia se gli si tocca l’osso,poi se si avvicina la mano,infine solamente se si oltrepassa una certa distanza, e così via.

Per quanto riguarda la prevenzione,è possibile abituare gradualmente il cucciolo a:

Essere avvicinato e accarezzato mentre mangia; E’ chiaro che al cane non fa piacere essere disturbato mentre mangia,infatti questo si fa per breve tempo,non durante tutti i pasti e sempre meno di frequente man mano che il cucciolo cresce e si abitua(e per il resto della sua vita solo una volta ogni tanto,per verificare il comportamento del cane).Semplicemente si da’ da mangiare al cucciolo e poi lo si accarezza delicatamente lungo il corpo,ci si avvicina alla ciotola e a lui,senza dire nulla e poi lo si lascia in pace.

Verdersi togliere la ciotola; qui si possono fare diverse cose. La più semplice è dare al cucciolo,nella ciotola,solo una parte del suo pasto. Poi man mano che mangia,anche (e soprattutto)se non ha finito quello che c’è dentro,si prende la ciotola(andandogli davanti,segnalando in qualche modo la nostra presenza: un cane potrebbe reagire male se si vede improvvisamente spuntare una mano,che gli afferra la ciotola,o magari non capire subito che si tratta della mano del padrone) e ci si mette dell’altro cibo,ridandola subito al cane. Il messaggio è “se ti prendo la ciotola è solo per aggiungere altro cibo,non per rubarti il tuo”. Quando si prende la ciotola al cane,si può dire una parola (“lascia”) ,per avvisare il cane e chiedergli di smettere un attimo di mangiare.

Lasciare ciò che ha in bocca su richiesta del padrone; Anche qui si usa il “lascia” ,o la parola che avete scelto. Si può insegnare in modi diversi…Per esempio attraverso lo scambio. Il cucciolo ha in bocca un gioco,gli si mostra un bocconcino o un gioco più bello e mentre per afferrare il secondo,molla il primo,si dice “lascia”.Importante il tempismo,nell’insegnare queste cose al cane.Il cane associa il premio (o la punizione) o la parola,all’azione che fa in quello stesso istante,non a quella prima,anche se di pochi secondi. Un’altro modo è il tira e molla. Con un gioco apposito si fa tira e molla con il cucciolo e ad un certo punto si blocca il braccio ,rimanendo immobili,per quanto il cane continui a tirare. Si pronuncia la parola e con l’altra mano si tira fuori un bocconcino,che il cane prende appena molla il gioco.Poi si ricomincia a giocare e di nuovo ci si blocca e si fa lasciare il cane(le parole sono dette con gentilezza,non come se fossero ordini,addirittura alcuni educatori usano il “grazie” al posto del lascia,per sottolineare questo aspetto). Questa dovrebbe essere l’impostazione del tira e molla,in modo che diventi un gioco costruttivo,capace anche di migliorare l’autocontrollo del cane.

Stare tranquillo e rilassato,senza sentire il bisogno di proteggere un gioco,del cibo,un oggetto: Il punto è far capire al cucciolo che non vogliamo rubargli nulla,e che la nostra vicinanza non rappresenta un pericolo. Questo è anche associato con il lascia. Quando infatti chiediamo al cane di darci un oggetto(per questioni educative,non quando l’oggetto in questione è l’ i-phone di papà) ,dobbiamo,la maggior parte delle volte restituirglielo. Un pò come ricompensa per averlo lasciato(il bocconcino,dopo che il cane ha imparato,si può anche non usare più,a meno chè,la situazione non sia tale che il cane accetti di cedere il suo oggetto solo tramite lo scambio) ,un pò per fargli capire che non è nostra intenzione rubarglielo e che ,quasi sempre,glielo restituiremo. Altri modi per far capire al cane le nostre buone intenzioni: avvicinarci,senza far caso all’oggetto in questione,ma limitandoci ad accarezzare il cane,oppure a sederci li vicino senza fare nulla. Mi è capitato di usare questa “tecnica” per insegnare il riporto: il cane se mi avvicinavo si allontanava con il gioco in bocca…allora pian piano gli ho fatto capire che mi avvicinavo solo per accarezzarlo,e così è risultato tutto più facile dato che non aveva più timore di starmi vicino e di quando allungavo le mani verso di lui.

Per quanto riguarda l’osso valgono le cose dette sopra: si usa il lascia(come spiegato,meglio lo scambio);lo si ridà subito dopo al cane;quando ha imparato lo si disturba sempre meno di frequente;ci si può anche avvicinare ogni tanto per fargli una carezza ,ignorando l’osso.

In tutto ciò è anche importante saper interpretare il linguaggio del corpo del cane,per capire quando sta giocando,quando è rilassato,quando invece è teso e nervoso,oppure a disagio. Il ringhio penso che tutti sappiano cosa significhi,ma c’è anche chi lo scambia per un gioco(“figuariamoci se il mio cane mi morde,sta solo giocando!”)quando non lo è affatto.E c’è chi lo ritiene un gesto di sfida,provvedendo subito ad inibirlo. Questa è una cosa sbagliatissima,non solo perchè ci si impone sul cane con aggressività(c’è chi consiglia di prenderlo per la collottola e tenerlo fermo,o tirare uno schiaffetto sul muso…o il classico “no secco” con aria severa…etc) ,ma perchè si rischi di inibire il ringhio,cosicchè il cane impari a passare direttamente al morso,senza avvertire,le volte successive. Oppure per timore(sottolineo) ,smetterà di difendere l’oggetto in questione,cosa che non contribuisce certo a rafforzare il rapporto con il padrone. Ecco perchè non sono a favore di questi metodi… e se un cane è molto possessivo ci sono altri modi più gentili di cambiare il suo comportamento. Le cose sono più o meno le stesse che ho spiegato nella prevenzione. Il punto non è inibire il ringhio(che ci mancherebbe…è un comportamento che fa parte della normale comunicazione,e non certo un modo del cane di sfidare il padrone e imporsi come presunto “capobranco”,perchè “dominante”,come direbbe qualcuno),ma far capire al cane che non abbiamo intenzione di rubargli nulla,cioè ottenere la sua fiducia. In questo senso,gli interventi comprendono alcune delle cose dette sopra,ma dipendono molto dal livello di possessività del cane(c’è quello che ti ringhia a un metro di distanza e rischi seriamente anche il morso e l’altro che ti ignora finchè non provi platealmente a toccargli l’osso o la ciotola) e devono essere graduali,tenendo ben presente l’obbiettivo. Mi è capitato personalmente che il cane mi ringhiasse per difendere il suo osso,e pian piano gli ho fatto capire che non ce n’era bisogno,e ora quasi ci giochiamo al riporto con i suoi ossi(anche se rimane sempre un pò di possessività,che ha mostrato fin da cucciolo).La soluzione? una sola parola: comunicazione! 🙂

Concludo dicendo che la prevenzione è sempre l’arma migliore,anche se non tutti i cani sono destinati a diventare possessivi, e che è meglio intervenire ai primi segnali,piuttosto che risolvere tutto alla fine,quando ormai la situazione si è fatta difficile. Se non vi sentite in grado di intervenire voi stessi,non esitate a contattare un bravo educatore cinofilo,piuttosto che fare ulteriori danni.

 Ho scritto anche una guida su questo argomento, se avete voglia di leggerla la trovate QUI ..(che fare se il cane ringhia vicino all’osso…)

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