3 modi di insegnare al cucciolo il suo nome


Il nome è quanto di più personale abbiamo, nel nome ci identifichiamo, ci voltiamo prontamente ogni volta che lo sentiamo, anche se siamo impegnati in altre attività o chi lo pronucia non è rivolto a noi.

Ma per i cani è lo stesso?

Difficile dirlo… La cosa certa è che insegnare al cane o a un altro animale il suo nome (quello che noi gli diamo) è sicuramente molto utile. Permette non solo di poter attirare la sua attenzione nonostante non sia in grado di utilizzare la parola umana e sia di un’altra specie, ma anche di poter chiamare lui solo in mezzo a molti altri (anche se della stessa specie/razza). Non si può dire se lui davvero senta vicino, personale, quel suono che noi gli ripetiamo. Probabilmente un cane potrebbe interpretarlo come un semplice richiamo, il modo che gli umani hanno per rivolgersi direttamente a lui.

Allora come fare a insegnarglielo? Prima regola: quanto più il suo nome è associato a qualcosa di positivo( un evento, un premio, delle carezze, l’inizio di una nuova attività) tanto più volentieri ti darà attenzione sentendolo. Bisogna arrivare al punto che il cane, qualsiasi cosa stia facendo (persino inseguire un gatto) interrompa l’azione sentendo il suo nome.

Passiamo ai 3 metodi:

  1. Guarda cos’ho in mano. Prendi un premio, senza che il cane ti veda. Può essere un bocconcino o un gioco. Mentre sei vicino a lui ed è distratto (basta che non ti stia guardando in quel momento, che sia seduto, sdraiato, in piedi…insomma quando non fa nulla) pronunci il suo nome. Se si gira lo premi subito. Essendo vicino al cane, se reagisce bene usando il premio materiale, puoi alternarlo poi con le coccole: lui si gira e tu gli dici bravo, lo accarezzi, gli dai attenzione, insomma ciò che può far contento un cane. Puoi anche iniziare a giocare con lui, o altre attività piacevoli.
  2. Guardami negli occhi. In questo caso il cane sa cosa hai in mano. Faglielo desiderare. Portalo lontano dal tuo corpo con la tua mano, mentre il cane lo guarda e poi velocemente portalo vicino ai tuoi occhi pronunciando il suo nome. Il cane seguirà la mano con il muso finchè ti guarderà negli occhi. Appena ti guarda in faccia premialo.Questo esercizio può successivamente diventare un comando specifico: basta che aggiungi dopo il nome la parola “guardami” e aumenti il tempo in cui il cane sta fermo a fissarti.
  3. Vieni qui. Anche questo diventerà poi un comando specifico, ma è strettamente collegato al nome. Il nome attira l’attenzione e lo sguardo del cane, la parola successiva gli indica cosa vuoi da lui. Meglio essere in uno spazio ampio, comunque ad almeno qualche metro di distanza dal cucciolo. Irish-Setter-Galopp-a18441789Come sempre è distratto, non ti guarda o comunque non sta venendo da te. Chiamalo per nome, se si gira lodalo e magari mostragli un premio che hai precedentemente preso in mano. Probabilmente verrà già solo sentendo il nome e vedendoti, ma comunque sarebbe utile inserire la parola “vieni” in più, così si incomincia ad insegnargli il richiamo. Ricordati la postura: se ti accucci al suo livello, verrà più volentieri da te. Se ti chini su di lui stando in piedi invece potresti incutergli timore.

Ognuno dei tre metodi va utilizzato gradualmente, il che significa che deve essere fatto:

  • Con poche distrazioni. In casa, in un momento di tranquillità. Vanno aumentate man mano che il cane impara e risponde prontamente. Potrebbe all’inizio rispondere bene in casa, ma non ancora fuori al parco con gli altri cani. Evita di provare a chiamarlo in situazioni in cui sai già che potrebbe ignorarti: ogni tentativo fallito, rinforza il suo comportamento negativo (ignorarti) e ostacola l’apprendimento. Quindi pazienza e gradualità!
  • Poche volte, ma buone. In brevi sessioni di al massimo 5 minuti. E’ importante non andare oltre perchè il cane non inizi ad annoiarsi o stressarsi e perda la concentrazione. Bastano pochi esercizi ogni tanto, ben eseguiti. Soprattutto l’ultimo della sessione è importante, perchè sarà quello che il cane si ricoderà meglio..quindi è importante concludere bene, premiare il cane e poi lasciarlo tranquillo.
  • Come se fosse un gioco. E quindi non in modo autoritario. Non è un ordine. Il cane deve scegliere di rispondere alle tue richieste. E chiaramente può farlo solo se le capisce e se gli dai una motivazione valida (questo dipende da te). Ovviamente qualsiasi premio si utilizzi (carezza, gioco, cibo..) è utile nelle fasi iniziali ma quando il cane ha imparato si può anche non usare più o usare ogni tanto. A quel punto saprà esattamente cosa gli chiedi ed entrerà maggiormente in gioco la sua volontà di risponderti e collaborare o meno. Lì si vede se hai saputo mostrarti come una buona guida, chiara, coerente, come un amico a cui ci si può affidare in ogni situazione. Dovrai costruire un buon rapporto con lui, basato sulla fiducia e sulla collaborazione. Se sbaglia non punirlo! L’errore è stato probabilmente tuo, perchè hai avuto troppa fretta o non ti sei fatto capire. Torna alla fase precedente, più facile. Stai attento ai tuoi gesti.    

P.S. Da non dimenticare: i migliori sono i nomi brevi e con un suono particolare. Come il tipico “Rex” .Così il cane potra riconoscerlo meglio tra tutti gli altri suoni. Se ormai il nome è lungo, si può accorciarlo con un soprannome. L’importante è che il cane venga chiamato sempre con lo stesso identico nome e solo quando necessario (mai per scherzo, senza motivo).

“Quell’osso è MIO!” …come trattare un cane possessivo


Un cane che rosicchia un osso…niente di strano.. Ma quando si mette a ringhiare a chi si azzarda a passargli vicino,la situazione è un pò diversa. Dal ringhio al morso il passo è breve,se il cane vede che l’avvertimento non viene recepito. Ma lo stesso può capitare anche con la ciotola piena di cibo o il gioco preferito,oppure qualsiasi altra cosa che il cane riesca a trovare e prendere. Ed è anche normale che il cane difenda ciò che ritiene suo(possessività),ma è comunque un comportamento da non sottovalutare,che può creare problemi ma che si può prevenire o modificare,anche una volta che si sia consolidato.

Beh… direte…basta non disturbarlo! E invece no…per due motivi:Bisogna poter togliere al cane quello che ha in bocca (non si sa mai che trovi qualcosa di pericoloso o comunque che non può prendere) ; Capita di avere ospiti e capita che tra questi ci sia chi incautamente si avvicina al cane,come per esempio dei bambini.

Inoltre questo comportamento può peggiorare con il tempo: all’inizio il cane ringhia se gli si tocca l’osso,poi se si avvicina la mano,infine solamente se si oltrepassa una certa distanza, e così via.

Per quanto riguarda la prevenzione,è possibile abituare gradualmente il cucciolo a:

Essere avvicinato e accarezzato mentre mangia; E’ chiaro che al cane non fa piacere essere disturbato mentre mangia,infatti questo si fa per breve tempo,non durante tutti i pasti e sempre meno di frequente man mano che il cucciolo cresce e si abitua(e per il resto della sua vita solo una volta ogni tanto,per verificare il comportamento del cane).Semplicemente si da’ da mangiare al cucciolo e poi lo si accarezza delicatamente lungo il corpo,ci si avvicina alla ciotola e a lui,senza dire nulla e poi lo si lascia in pace.

Verdersi togliere la ciotola; qui si possono fare diverse cose. La più semplice è dare al cucciolo,nella ciotola,solo una parte del suo pasto. Poi man mano che mangia,anche (e soprattutto)se non ha finito quello che c’è dentro,si prende la ciotola(andandogli davanti,segnalando in qualche modo la nostra presenza: un cane potrebbe reagire male se si vede improvvisamente spuntare una mano,che gli afferra la ciotola,o magari non capire subito che si tratta della mano del padrone) e ci si mette dell’altro cibo,ridandola subito al cane. Il messaggio è “se ti prendo la ciotola è solo per aggiungere altro cibo,non per rubarti il tuo”. Quando si prende la ciotola al cane,si può dire una parola (“lascia”) ,per avvisare il cane e chiedergli di smettere un attimo di mangiare.

Lasciare ciò che ha in bocca su richiesta del padrone; Anche qui si usa il “lascia” ,o la parola che avete scelto. Si può insegnare in modi diversi…Per esempio attraverso lo scambio. Il cucciolo ha in bocca un gioco,gli si mostra un bocconcino o un gioco più bello e mentre per afferrare il secondo,molla il primo,si dice “lascia”.Importante il tempismo,nell’insegnare queste cose al cane.Il cane associa il premio (o la punizione) o la parola,all’azione che fa in quello stesso istante,non a quella prima,anche se di pochi secondi. Un’altro modo è il tira e molla. Con un gioco apposito si fa tira e molla con il cucciolo e ad un certo punto si blocca il braccio ,rimanendo immobili,per quanto il cane continui a tirare. Si pronuncia la parola e con l’altra mano si tira fuori un bocconcino,che il cane prende appena molla il gioco.Poi si ricomincia a giocare e di nuovo ci si blocca e si fa lasciare il cane(le parole sono dette con gentilezza,non come se fossero ordini,addirittura alcuni educatori usano il “grazie” al posto del lascia,per sottolineare questo aspetto). Questa dovrebbe essere l’impostazione del tira e molla,in modo che diventi un gioco costruttivo,capace anche di migliorare l’autocontrollo del cane.

Stare tranquillo e rilassato,senza sentire il bisogno di proteggere un gioco,del cibo,un oggetto: Il punto è far capire al cucciolo che non vogliamo rubargli nulla,e che la nostra vicinanza non rappresenta un pericolo. Questo è anche associato con il lascia. Quando infatti chiediamo al cane di darci un oggetto(per questioni educative,non quando l’oggetto in questione è l’ i-phone di papà) ,dobbiamo,la maggior parte delle volte restituirglielo. Un pò come ricompensa per averlo lasciato(il bocconcino,dopo che il cane ha imparato,si può anche non usare più,a meno chè,la situazione non sia tale che il cane accetti di cedere il suo oggetto solo tramite lo scambio) ,un pò per fargli capire che non è nostra intenzione rubarglielo e che ,quasi sempre,glielo restituiremo. Altri modi per far capire al cane le nostre buone intenzioni: avvicinarci,senza far caso all’oggetto in questione,ma limitandoci ad accarezzare il cane,oppure a sederci li vicino senza fare nulla. Mi è capitato di usare questa “tecnica” per insegnare il riporto: il cane se mi avvicinavo si allontanava con il gioco in bocca…allora pian piano gli ho fatto capire che mi avvicinavo solo per accarezzarlo,e così è risultato tutto più facile dato che non aveva più timore di starmi vicino e di quando allungavo le mani verso di lui.

Per quanto riguarda l’osso valgono le cose dette sopra: si usa il lascia(come spiegato,meglio lo scambio);lo si ridà subito dopo al cane;quando ha imparato lo si disturba sempre meno di frequente;ci si può anche avvicinare ogni tanto per fargli una carezza ,ignorando l’osso.

In tutto ciò è anche importante saper interpretare il linguaggio del corpo del cane,per capire quando sta giocando,quando è rilassato,quando invece è teso e nervoso,oppure a disagio. Il ringhio penso che tutti sappiano cosa significhi,ma c’è anche chi lo scambia per un gioco(“figuariamoci se il mio cane mi morde,sta solo giocando!”)quando non lo è affatto.E c’è chi lo ritiene un gesto di sfida,provvedendo subito ad inibirlo. Questa è una cosa sbagliatissima,non solo perchè ci si impone sul cane con aggressività(c’è chi consiglia di prenderlo per la collottola e tenerlo fermo,o tirare uno schiaffetto sul muso…o il classico “no secco” con aria severa…etc) ,ma perchè si rischi di inibire il ringhio,cosicchè il cane impari a passare direttamente al morso,senza avvertire,le volte successive. Oppure per timore(sottolineo) ,smetterà di difendere l’oggetto in questione,cosa che non contribuisce certo a rafforzare il rapporto con il padrone. Ecco perchè non sono a favore di questi metodi… e se un cane è molto possessivo ci sono altri modi più gentili di cambiare il suo comportamento. Le cose sono più o meno le stesse che ho spiegato nella prevenzione. Il punto non è inibire il ringhio(che ci mancherebbe…è un comportamento che fa parte della normale comunicazione,e non certo un modo del cane di sfidare il padrone e imporsi come presunto “capobranco”,perchè “dominante”,come direbbe qualcuno),ma far capire al cane che non abbiamo intenzione di rubargli nulla,cioè ottenere la sua fiducia. In questo senso,gli interventi comprendono alcune delle cose dette sopra,ma dipendono molto dal livello di possessività del cane(c’è quello che ti ringhia a un metro di distanza e rischi seriamente anche il morso e l’altro che ti ignora finchè non provi platealmente a toccargli l’osso o la ciotola) e devono essere graduali,tenendo ben presente l’obbiettivo. Mi è capitato personalmente che il cane mi ringhiasse per difendere il suo osso,e pian piano gli ho fatto capire che non ce n’era bisogno,e ora quasi ci giochiamo al riporto con i suoi ossi(anche se rimane sempre un pò di possessività,che ha mostrato fin da cucciolo).La soluzione? una sola parola: comunicazione! 🙂

Concludo dicendo che la prevenzione è sempre l’arma migliore,anche se non tutti i cani sono destinati a diventare possessivi, e che è meglio intervenire ai primi segnali,piuttosto che risolvere tutto alla fine,quando ormai la situazione si è fatta difficile. Se non vi sentite in grado di intervenire voi stessi,non esitate a contattare un bravo educatore cinofilo,piuttosto che fare ulteriori danni.

 Ho scritto anche una guida su questo argomento, se avete voglia di leggerla la trovate QUI ..(che fare se il cane ringhia vicino all’osso…)

Il cucciolo mordicchia!


Mordicchiare è’, assieme a quello dei bisogni, uno dei “problemi” più diffusi tra coloro che adottano un cucciolo: tutti i cuccioli,chi più chi meno,lo fanno.Ed è più che normale che usino la bocca per esplorare e giocare. Verso i 4 mesi entra anche in gioco il cambio dei denti,per cui il cucciolo cerca di alleviare il prurito mordendo e rosicchiando…quello che capita.....

Detto questo,non c’è comunque da rassegnarsi e permettere al cucciolo di mangiarci le mani e i vestiti. Si può iniziare da subito ad educare il cucciolo, almeno a mordere più piano,senza far male. L’educazione al controllo del morso inizia già nei due mesi con madre e fratellini : quando il cucciolo morde troppo forte durante il gioco,l’altro guaisce e se ne va.Da qui ricaviamo il miglior modo per educare la piccola peste: ogni volta che morde (o che morde troppo forte) si dice “ahi” (un urletto acuto) e si va da un’altra parte.
Il messaggio che arriva al cane è “Se mordi mi fai male e non gioco più con te”,quindi lui pur di continuare a giocare imparerà a controllarsi. E’ chiaro che perchè funzioni ci vuole coerenza : quindi bisogna andarsene ogni volta che il cucciolo morde ed ignorarlo per un po(o andare in un’altra stanza). E chiunque interagisca con il cucciolo deve fare la stessa cosa..

Un’altro utile esercizio è questo : prendi un bocconcino,fallo vedere al cane e chiudilo nel pugno chiuso. Il cucciolo probabilmente proverà a morderlo per aprirlo. Non appena si ferma un attimo (vedendo che in quel modo non riesce ad ottenerlo) ,apri il pugno. Quindi se morde la mano non si apre,se sta fermo si.Allunga di un poco i tempi in cui deve star fermo.

Da non fare: – tirare schiaffi o stringere il muso del cane(o punire in altri modi). Così non si fa altro che spaventarlo e insegnargli a temere le nostre mani,anche se si dovesse raggiungere lo scopo. – urlare(no! basta!).Nel migliore dei casi lo fa agitare ancora di più. -sopportare pazientemente(più il comportamento si consolida,più poi è difficile correggerlo)-muovere ancora di più le mani in una sorta di tira e molla

Altrettanto importante è offrire delle alternative: Ossicini,Kong,giochini(per cani ovviamente) da mordere. Così il cane impara a mordere quelli e non dell’altro. Bisogna anche fare in modo che lotta e tira e molla non siano gli unici giochi assieme al cucciolo,e se li si fa,bisogna sapere come.Ci sono alcune regole: poter interrompere il gioco in qualsiasi momento,in modo che il cane torni rapidamente ad uno stato di calma ; non far agitare eccessivamente il cane ; insegnargli a controllare il morso ; nel tira e molla se il padrone lo chiede,il cane lascia immediatamente.

Per quanto riguarda oggetti e vestiti:

-Mettete fuori dalla portata del cucciolo qualsiasi cosa di pericoloso,o che comunque possa mordicchiare e rompere (almeno finchè non sarà cresciuto)

-Dategli dei giochi NON di stoffa o legno..il cucciolo come abbiamo detto esplora con la bocca : se lo autorizzi a fare tira e molla con uno straccio o a strapparlo,farà lo stesso con la tua maglietta firmata…Non sa distinguere.

Il legno più che altro per i mobili: potrebbe venirgli voglia di rosicchiarli. Quindi attenti al materiale e anche alla forma dei giochi che gli comprate (almeno finchè non sarà cresciuto) .Vendono per esempio delle ciabatte finte,ma non hanno molto senso..il cane poi non le distingue da quelle vere! E, come già spiegato,ci vuole coerenza..Se una volta una cosa gli viene permessa e l’altra no.. va in confusione.

-Se lo trovate con l’oggetto già in bocca,evitate di inseguirlo( il cucciolo crede che stiate giocando e la volta dopo lo rifarà,essendosi divertito).Piuttosto è utile proporre uno scambio (con un gioco o del cibo) ,oppure, se si è riusciti ad afferrare l’oggetto, bisogna stare immobili. Se si tira, il cucciolo lo trattiene con ancora più forza. Se invece si resta immobili,prima o poi si stufa e lo molla(magari si può abbinare questa cosa allo scambio…è un modo per insegnare il comando “lascia”,quello indispensabile nel tira e molla).

-Restare in immobili può funzionare anche nel caso del cucciolo che mordicchia pantaloni e vestiti,altrimenti ci si può liberare(con delicatezza) facendo finta che il cane non ci sia e andarsene.

Ricordatevi che i cuccioli non rimangono cuccioli. Crescono e anche tanto. Stabilite delle regole fin da subito e non avrete problemi una volta che il cane sarà adulto: un cucciolo di 2 mesi potrebbe non dar fastidio se mordicchia,si appende ai vestiti o salta addosso…ma aspetta che cresca e rimpiangerai di non averlo educato fin da subito! Non smetterò mai di ripetere che con i cani una delle cose più importanti è la COERENZA.

Approfondimenti utili:http://video.corriere.it/cucciolo-maneggiare-cura-ii-parte/3a215af2-f6e3-11df-ba4f-00144f02aabc ; http://video.corriere.it/cucciolo-maneggiare-cura-parte/0087aec4-f100-11df-9e3d-00144f02aabc; http://www.bauboys.tv/articolo/il-cucciolo-rosicchia

N.B. Chiaramente si parla del cucciolo che morde per GIOCO…un cane che morde sul serio è tutta un’altra faccenda….

Il cane tira al guinzaglio?..Come ottenere una passeggiata tranquilla?


Cani che tirano se ne vedono spesso in giro.Chi più(trascinando letteralmente il padrone), chi meno(guinzaglio costantemente teso).E’ una cosa diffusa perchè molti non insegnano al cane nei primi mesi di vita,pensando che il tirare al guinzaglio sia un problema solo di alcuni cani..In realtà può diventarlo di tutti,se non abituati correttamente da cuccioli: è una cosa naturale che i cani vadano più veloci di noi,hanno quattro zampe.Per cui è necessario insegnarglielo ad andare più piano.E’ naturale che fiutino,si fermino, si spostino qua e là trotterellando…siamo noi ad andare dritti senza nemmeno guardarci intorno e pretendiamo che il cane faccia altrettanto…Allora come fare? Parlo nello specifico di cani che hanno già il problema del tirare al guinzaglio,ma il metodo si può usare anche con i cuccioli che fanno le prime passeggiate…Sempre meglio prevenire,che curare!

Esistono tanti metodi,da quelli come lo strozzo e il collare con le punte interne,a quelli più gentili,come il cambio di direzione,il comando “passo” etc…Qui descrivo quelli che per mia esperianza sono i migliori e soprattutto agiscono nel rispetto del cane…

Alcuni punti fondamentali:

  1. E’ importante cosa si utilizza per portare il cane a spasso: se è vero che quello che conta è il lavoro fatto dal padrone con il cane, è anche vero che alcuni strumenti possono essere un valido aiuto…Anche se da soli non risolvono il problema. Uno di questi è il guinzaglio lungo (l’ideale è 3 metri) ,leggero (di nylon per esempio…) e resistente. Da evitare quelli a maniglia,allungabili e il motivo lo capirete leggendo..Quindi deve essere molto seplice,quello che ho io ha anche un anello sul manico,per poterlo ripiegare in due se necessario(Per legge il guinzaglio non dev’essere più lungo di 1 metro e mezzo,quindi in luoghi affollati o in altre situazioni è meglio accorciarlo),come questo ———————————>>
  2.  L’altro strumento è la pettorina (rimando all’articolo “i vantaggi della pettorina”),che è sempre preferibile al collare.(se proprio non si riesce ad averne una,il collare dev’essere fisso,morbido e a banda larga)
  3. La costanza e la frequenza delle passeggiate sono indispensabili: E’ ovvio che se si porta fuori il cane solo il fine settimana tirerà. Il cane va portato a spasso almeno tre volte al giorno,indipendentemente dal luogo in cui vive, e tutti i giorni nessuno escluso.Meglio variare sempre un po’ il percorso e anche la durata.Se si ha la possibilità (si è in un’ area recintata oppure in zone tranquille senza pericoli e il cane sta vicino e torna al richiamo) è meglio non tenerlo al guinzaglio per tutto il tempo,ma liberarlo almeno per un breve periodo,per permettergli di correre,fiutare,giocare in tutta libertà.Utile è anche fargli fare qualche attività(mentale o di fiuto o di altro tipo) in casa prima di uscire,cosicchè sia più tranquillo in passeggiata.
  4. Bisogna cambiare modo di portarlo a spasso.. La passeggiata dev’essere dedicata interamente a lui (evitiamo di portare il cane quando dobbiamo fare qualche commissione,almeno finchè non avrà imparato a non tirare) e bisogna lasciarlo il più possibile libero di esplorare…Quando andiamo al parco il senso che utilizziamo maggiormente è la vista,il cane invece usa l’olfatto e lo ha molto,ma molto più sviluppato del nostro. Per cui quando annusa bisogna lasciarlo fare,aspettare pazientemente che finisca,con il corpo rivolto verso la direzione che poi vogliamo prendere.Guinzaglio allentato. Niente fretta,niente strattoni e niente punizioni di nessun tipo. Il guinzaglio lungo lascia più libero il cane e bisogna lasciargli a disposizione tutta la lunghezza,senza accorciarlo: può stare davanti,dietro, di fianco,l’importante è che non tiri (se il cane sta davanti non si crede il capobranco,come alcuni pensano.. per lui non significa nulla…)..Più si è calmi e rilassati ,meglio è…E questo influenza anche  il cane! Altra cosa importante: il guinzaglio non deve essere usato per “manovrare” il cane,è solo una sorta di cintura di sicurezza. La comunicazione avviene gestualmente e verbalmente (il guinzaglio non si tira neanche minimamente,per nessun motivo) .Infatti,come ho potuto notare personalmente con il mio cane questo modo di portare il cane a spasso migliora anche il comportamento del cane quando è libero dal guinzaglio : il guinzaglio sempre tenuto morbido e non utilizzato per comunicare,è come se non ci fosse. Per cui il cane sente poca differenza tra averlo e non averlo e anche da libero ci ascolta e sta vicino..Questo si ottiene quando il cane ha imparato a non tirare, oltre che cambiando modo di passeggiare, quindi quando avremo un guinzaglio “lasco” per tutta la durata della passeggiata.

L’obbiettivo di tutto ciò è un cane più calmo e rilassato. Perchè? Perchè un cane tranquillo è più facile che ascolti il padrone e che cammini più lentamente…Che cos’è che lo rilassa? La possibilità di annusare ed esplorare in tutta tranquillità,l’uso del guinzaglio lungo perchè gli da maggiore liberta di movimento,l’uso della pettorina  perchè lascia libera la zona del collo e non da sensazioni negative(molti cani, anche se non tutti, tirano meno già solo passando a questi due strumenti), un padrone calmo e rilassato e dall’atteggiamento positivo, un buon rapporto cane-padrone, passeggiate frequenti che soddisfino i bisogni del cane, etc… Quindi quel che si vuole ottenere è che la passeggiata diventi un momento piacevole per entrambi,cane e umano.E’ necessario mettere il cane nelle condizioni di poter imparare,prima di concentrarsi sulle tecniche specifiche.

Passiamo ai metodi. Si deve lavorare sul contrasto tra guinzaglio teso e guinzaglio morbido. Si può dire di aver fatto un buon lavoro quando durante la passeggiata il guinzaglio è sempre morbido (sia per aver cambiato modo di portarlo a spasso,sia per avergli insegnato a non tirare). Si chiama tecnica del guinzaglio lasco.Ecco i due metodi (in realtà simili tra loro):

    • Fermarsi e aspettare che il guinzaglio diventi morbido, per azione del cane.Noi dobbiamo restare immobili,è il cane che indietreggiando o girandosi o venendo verso di noi,fa allentare il guinzaglio.A quel punto si riparte.Il metodo è spiegato bene nel video-corso “cosa fare se il cane tira al guinzaglio” di angelo vaira (in “link sui cani” nella barra laterale trovate tutti i suoi video).Consiglio di vederlo perchè si parla anche di come comunicare con il cane,tenere il guinzaglio,mettere la pettorina e passeggiare con lui.
    • Fermarsi,aspettare 2 secondi, emettere un suono e cambiare direzione, premiarlo (lodi e bocconcini )..senza tirare il cane,è lui stesso che ci segue allentando il guinzaglio.E’ il metodo spiegato daTurid Rugaas inAiuto,il mio cane tira!”
      * ..Esiste anche un DVD della stessa autrice.Questo è un estratto della versione inglese..
      Bisogna fermarsi ogni volta che il guinzaglio si tende(il cane tira) e dopo aver fatto il segnale, il cane ci ha raggiunti e lo abbiamo premiato,si continua a camminare in quella direzione.Ci sono diverse fasi. Intanto si lavora in casa:Si deve associare il suono (un suono neutro e semplice da riprodurre,come lo schioccare della lingua) ad un premio; Quando il cane non guarda si fa il suono,se si gira lo si premia; Mentre si cammina con il cane a fianco o il cane è vicino,si fa il suono e si va nella direzione opposta,il cane dovrebbe seguirci per ricevere il premio; Con il cane al guinzaglio si fa qualche passo ci si ferma,si fa il suono e si cambia direzione(si torna indietro)..si premia il cane se ci segue. Poi si lavora fuori casa : Prima si deve andare in luoghi tranquilli con poche distrazioni per il cane,poi si aumenta la difficoltà,per entrambi i metodi; Si associa sempre il suono al premio (il suono significa “attento,seguimi”) ,poi quando il guinzaglio si tende,ci si ferma si fa il suono e si cambia direzione,si premia il cane quando è affianco con guinzaglio morbido. L’ho spiegato brevemente ma le diverse fasi richiedono tempo,non si deve fare tutto in pochi giorni, ci vuole di più…Il suono lo si può utilizzare poi in molte situazioni,per interrompere il cane prima che faccia qualcosa di indesiderato(raccogliere qualcosa da terra,inseguire un ciclista,saltare addosso ad una persona,andare in una direzione…) o semplicemente per cambiare direzione.

Se volete maggiori info su questo metodo acquistate il libro,in cui è spiegato dettagliatamente e illustrato.

Premiate sempre il cane quando si comporta bene e lui riproporrà sempre più spesso quel comportamento. Naturalmente ci vuole tempo e costanza,altrimenti non funzionerà (anche un mese o più)..Ma se ci si mette d’impegno i risultati arrivano, anche se all’inizio dovremmo fermarci o cambiare direzione ogni due metri.Vedrete che cambiando strumenti, modo di passeggiare e metodo, cambierà anche il comportamento del vostro cane.

Da non fare: insegnare al cane a mantenere il contatto visivo con noi.Questo lo si fa nel comando “al piede”, comando che si può utilizzare in situazioni particolari (come attraversare le strisce pedonali) e per brevissimi tratti, poichè richiede concentrazione da parte del cane. Per il resto si può premiare il cane quando cammina senza tirare,ma non c’è bisogno che ci guardi e può stare in qualsiasi posizione, davanti, dietro, a destra, a sinistra, dove gli pare..basta che il guinzaglio sia sempre allentato.L’obbiettivo non è ottenere un cane che sa andare perfettamente al passo (focalizzarebbe tutta l’attenzione sul fatto di guardarci e stare in posizione, invece che di camminare con guinzaglio lasco), ma semplicemente che non tiri al guinzaglio. Libero di muoversi ed esplorare. Alcuni tengono il guinzaglio cortissimo, teso, spesso a strozzo, con il cane attaccato al fianco, senza possibilità di fare nulla…Non trovi che ci sia una bella differenza? Ti consiglio di leggere il libro di Turid Rugaas per capire meglio.

Alcuni motivi per cui un cane tira: Semplicemente perchè il padrone lo segue(e magari per raggiungere qualcosa); Perchè ha fastidio o dolore e cerca di sfuggire da questa sensazione ; Perchè non ha un buon rapporto con il padrone e per esempio vuole stargli lontano;  Perchè è molto agitato o stressato.; Perchè si usa un guinzaglio estendibile,tipo Flexi( questo tipo di guinzagli è da evitare. Il filo è costantemente teso, come se il cane tirasse sempre.Per cui non è possibile insegnargli! Quando poi si schiaccia il pulsante il cane riceve uno strattone,e non sa mai quando il guinzaglio si bloccherà,non essendoci una misura fissa..Se poi si vuole un guinzaglio più lungo di tre metri per le passeggiate nella natura, esistono le lunghine che arrivano anche fino a 15 metri);Etc,etc..

Guinzaglio lungo e pettorina facilitano anche la comunicazione tra cani . La condizione migliore per cui due cani possano incontrarsi senza fraintendimenti e litigi è da liberi. Ma siccome questo spesso non è possibile l’uso di questi due strumenti può facilitare la comunicazione,o meglio, non ostacolarla: bisogna tenersi lontani,senza inteferire e con il guinzaglio morbido. Consiglio anche quest’altro video,in cui si fa vedere l”incontro con un altro cane e si spiega alcuni possibili usi del suono neutro per comunicare con il cane.http://angelovaira.it/video/video-corso/il-cane-a-prova-di-metropoli/

Articoli nel Web : http://angelovaira.it/blog/55-consigli-per-una-bella-passeggiata-al-guinzaglio/  http://www.pianetadonna.it/casa/animali-domestici/cani/come-insegnare-al-vostro-cane-a-non-tirare-al-guinzaglio.html (a parte il guinzaglio,che sarebbe meglio di 3 metri)   http://www.acsimola.it/attivita/educazione-del-cane/condotta-a-guinzaglio-lasco http://ditemifido.com/?p=240http://www.pet-ethology.it/content/aiuto-il-mio-cane-tira

*Libro acquistabile online (clicca sul link per ulteriori informazioni e recensioni) perchè i libri di editore Haqihana non si riescono a trovare nelle librerie.

Due mesi con madre e fratellini..


Uno dei periodi più importanti della vita del cane è quello che va dalla nascita fino ai due mesi di età, mesi che deve passare assieme alla madre e al resto della cucciolata. Separarlo dalla madre troppo presto significa privare il cucciolo di tutta una serie di esperienze(soprattutto quelle che fa dal 1° al 2° mese),che gli servono per crescere equilibrato. Cuccioli separati dalla madre prima dei due mesi sviluppano molto più facilmente problemi comportamentali (non saper regolare il morso,non saper comunicare e socializzare bene con i propri simili e con l’uomo,insicurezza e altro…) e quindi sono più difficili da educare(o rieducare), proprio perchè la madre è insostituibile. Questo non significa che il cane è irrecuperabile e per forza darà dei problemi al padrone, significa solo che si parte con il piede sbagliato e quindi bisognerà dedicare più tempo al cane dal punto di vista dell’educazione: ci vorrà un padrone un minimo esperto,che sappia compensare questa mancanza e crescere un cane il più possibile equilibrato e socievole. Purtroppo per vari motivi, che vanno dai traffici illegali di cuccioli, a cucciolate indesiderate di privati, alla morte prematura della madre o semplice ignoranza, spesso i cuccioli vengono adottati prima dei due mesi. E c’è da dire che la maggior parte dei padroni non sa molto sui cani e si riduce a informarsi,se lo fa, solo quando i problemi si creano…La prevenzione invece è importante e sarebbe meglio ci fossero più controlli da parte dello Stato(soprattutto per quanto riguarda i traffici di cuccioli)e meno ignoranza in fatto di cani.Già questo,il fatto che i cuccioli vivano appieno i loro due primi mesi di vita,farebbe ridurre il numero di cani problematici che ci sono in giro ( cosa che si è cercato di fare senza successo con una lista delle razze pericolose…ma qui si parla di tutte le razze,anche i più piccoli possono creare problemi abbaiando,mordendo e comportandosi male).C’è di positivo che la legge prevede proprio che il cucciolo stia due mesi con la madre,anche se poi non viene molto rispettata.Due mesi sono due mesi,quindi non si deve pensare che “qualche giorno in meno non fa nulla” ..invece fa molto..!.Anche solo una giornata.. Ed è il minimo,se poi ci sta qualche giorno o settimana in più gli fa solo che bene…(per esempio molti allevatori aspettano i 3 mesi )

Ma tornando ai cuccioli…cosa imparano in quel periodo?Imparano a:
-Regolarsi,usare la giusta forza,per esempio per quanto riguarda il morso.Durante il gioco con i fratellini,nel caso morda troppo forte, non solo glielo fa capire l’altro cucciolo guaendo, ma interviene anche la madre.
-Comunicare, il linguaggio del corpo utilizzato dai cani.Il cucciolo apprende anche per imitazione,guardando la madre, e così impara a interagire correttamente atteraverso tutti i rituali necessari ed eventualmente anche usando i segnali di calma.Quindi acquisisce un linguaggio che gli serve anche in futuro,per socialiìzzare in modo sereno,senza fraintendimenti e litigi.In questo senso apprende molto anche attraverso il gioco con i fratellini.
-Controllarsi,mantenere l’autocontrollo e anche cercare il consenso della madre, invece di agire con impulsività e in modo indipendente.Mantenere la calma.

 

La madre è poi un modello,il cucciolo la osserva per carpire più informazioni possibili,ed è una “base sicura” che lo protegge,lo sostiene e gli da appunto sicurezza. Sicurezza che gli serve per poter esplorare e fare nuove esperienze in modo sereno. Quando poi il cucciolo viene adottato per il primo periodo identifica come “base sicura” il padrone che dovrà essere molto presente: solo quando il cucciolo è un po’ più grande può iniziare a renderlo più indipendente ed autonomo (abituarlo a stare da solo per esempio).Per questo all’inizio è sbagliato ignorare il cucciolo che piange (è una normale richiesta di attenzione) o addirittura chiuderlo a dormire in una stanza da solo.E’ bene rispondere alle sue richieste e farlo dormire vicino a noi,magari in una cuccia accanto al letto.Solo dopo,come già detto,bisogna iniziare a renderlo gradualmente sempre più indipendente.

Perchè la madre è insostituibile? Intanto perchè non siamo cani ,non abbiamo il corpo da cane, e il cucciolo apprende per imitazione molte cose,compreso il linguaggio del corpo.Sotto questo aspetto forse,l’unica cosa che si potrebbe fare nel caso il cucciolo sia stato separato troppo presto(oltre ad educarlo bene),è farlo incontrare o convivere con un cane adulto molto equilibrato,che prenderà come esempio oppure inserirlo in un’altra cucciolata..

Detto tutto ciò,però bisogna ricordarsi che se questo primo periodo è importantissimo e pone le basi, lo è altrettanto quello che va dal 2° al 5° mese in cui il cane deve socializzare con gli altri cani (di tutte le taglie,razze ed età…) e le persone(bambini,anziani,uomini,donne..),abituarsi ai luoghi (città,locali e mezzi pubblici etc) e alle situazioni più disparate.

Per scrivere questo articolo ho consultato in particolare un libro di Roberto Marchesini, il Galateo per il cane, che spiega molto bene l’importanza di questo periodo.